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Fimo effetto metallizzato: i pigmenti e le paste polimeriche

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N.B: dal 1 gennaio 2020 non vendiamo più la pasta Fimo©, questo articolo resta nel blog a beneficio di chi ricerca informazioni.
Di pigmenti abbiamo parlato sempre in maniera generica, oggi entriamo nel dettaglio e vediamo come fare il Fimo effetto metallizzato grazie alle polveri per paste polimeriche. Vedremo anche come scegliere i pigmenti e scopriremo che non tutti sono adatti al Fimo© e alle altre paste sintetiche. Siete pronti? Cominciamo!

Direte voi: il fimo metallizzato esiste già. Basta scegliere i panetti argento o rame e il gioco è fatto. Certamente con questo sistema il risultato è ottimo ma non è esattamente quello che intendiamo quando parliamo di Fimo effetto metallizzato. Oltretutto saremmo costretti a usare sempre quei tre, quattro colori (argento, oro, rame…). Se usiamo i pigmenti invece si moltiplicano le possibilità: potremo ricreare un effetto metallo invecchiato, dare un riflesso metallizzato argento su un colore di pasta diverso, dare l’effetto metallizzato trasparente sul Fimo© translucent…
I pigmenti servono insomma sì a dipingere il Fimo© ma in maniera particolare, non coprente.

Fimo effetto metallizzato: quali sono i migliori pigmenti?

I migliori pigmenti per riprodurre l’effetto metallizzato sono quelli che nascono per essere usati sulle paste stesse o quelli venduti specificando questa applicazione. Potremmo quindi escludere la maggior parte dei pigmenti che vengono venduti nell’ambito delle belle arti perché hanno il difetto di non aderire alla pasta in cottura. La questione è tutta qui: i pigmenti vengono via dopo la cottura?
I nomi più noti sono Pearl-ex, Fimo© o quella che viene chiamata anche polvere di mica e che è adatta anche alla vetro-fusione.  Mentre i Pearl-ex vengono venduti solo per le paste polimeriche gli altri vanno bene anche per altri utilizzi. Un esempio? Applicarli su colla vinilica stesa su palline di plastica da attaccare agli alberi di Natale.

Posso usare gli ombretti? Questa domanda gira spesso. Di base no perché il rischio che non tengano dopo la cottura è elevatissimo ma agli inizi potete usarli per fare dei test. Di certo non vi sarà facile trovare gli ombretti nelle stesse colorazioni dei pigmenti. Non vanno bene quelli in crema.

Come applicare i pigmenti sulle paste polimeriche

Passiamo alla pratica ma partiamo da un presupposto: vi serviranno quantità minime di polvere. Non stupitevi se i vasetti di pigmenti contengono solo poche decine di grammi di pigmento.
I pigmenti si applicano sulla pasta cruda e si saldano in cottura cioè aderiscono in cottura. Se ne usate una quantità eccessiva può accadere che una volta tolto l’oggetto dal forno una piccola quantità vada via ma sarà ininfluente per il risultato finale. Si applicano con un pennello a punta morbida di medie-piccole dimensioni.
E se mi accorgo di aver fatto un errore e voglio toglierli? Ahi! Non è cosa facile. Prima della cottura fatelo con un fazzoletto di carta o con un pennello. Dopo la cottura non avrete modo di fare un gran che.
Ah, dimenticavo: l’uso dei pigmenti non richiede di modificare i tempi di cottura.

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Alessio

    salve, volevo spere se i pigmenti potevano essere applicati anche su della supersculpey già cotta, o non garantivano la presa sul polimeri già asciutto, o se magari potevo avere qualche dritta riguardo quale tipo di pittura usare dato che avevo programmato l’uso di qualcosa che contenesse l’effetto perlescente ,grazie

    1. Bottega Gialla

      Ciao Alessio, i pigmenti li puoi applicare anche sulla supersculpey ma se la pasta è già cotta è difficile che resistano del tutto. Potresti provare “sigillando” poi con una vernice acrilica, per fare un test…A prescindere dall’effetto che vuoi ottenere il se riesci a applicare il pigmento a crudo è meglio.

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