I principi in base ai quali scegliere le leghe saldanti si riducono a due: la compatibilità con il metallo da saldare e il colore che si vuole ottenere nel punto di giunzione. Poiché la domanda che ci fate più spesso via e-mail e via telefono è su questo argomento abbiamo deciso di riportare una risposta più schematica e tecnica. Qualche tempo fa avevamo trattato più genericamente l’argomento e in chiusura dell’articolo come scegliere la lega saldante avevamo riportato alcuni dei problemi più ricorrenti.
È bene ricordare che ci riferiamo unicamente all’ambito dell’oreficeria e della bigiotteria. Le leghe saldanti sono utilizzate in questo settore per collegare componenti, riparare gioielli, creare dettagli.
Aspetti principali delle leghe saldanti per oreficeria e bigiotteria
- composizione: sono leghe di argento + rame + zinco e qualche volta una bassissima percentuale di stagno. La prevalenza dell’argento le porta a essere chiamate anche leghe base argento. Esistono poi leghe a base oro, platino e palladio adatte ai corrispondenti metalli preziosi.
- punto di fusione: ogni lega ha un punto di fusione che ci suggerisce anche la temperatura alla quale deve essere portata/riscaldata per potersi sciogliere e scorrere all’interno del metallo.
- colore: le leghe sono assemblate per ricreare il colore argento, oro, rame, ottone…sebbene l’ideale sia ottenere un punto di saldatura dello stesso colore del metallo, nel caso si stia lavorando rame, ottone o bronzo si dovrà accontentarsi di andarci il più vicino possibile.
Come forse si intuisce questi tre aspetti si condizionano a vicenda e danno origine a una suddivisione in saldatura dura, media e morbida. Si tratta, tutto sommato, di una classificazione che si usa poco perché non rimanda a caratteristiche tecniche precise. È importante sottolineare che la scelta di una lega saldante è quasi sempre una soluzione di compromesso: l’artigiano deve valutare quale aspetto prediligere.
Composizione della Lega Saldante | Temperatura di Fusione (°C) | Colore della Lega Fusa | Applicazioni Comuni | Utilizzo in base alla resistenza* |
60% – 65% AG e resto rame+zinco (+stagno) | 650° c.a | tendente al bianco | argento 999, argento 925 | lega molto morbida detta anche “lega bianca”, elasticità elevata |
56% Ag e resto rame + zinco (+stagno a volte) | tra 620°e 650° | Argento | saldatura AG 925 talvolta anche ottoni e rame | Lega morbida ottima elasticità, riduce tempi di lavoro rispetto alle altre. Non indicata per anelli e bracciali in rame e sue leghe |
40%-45% e resto rame + zinco | tra 620° e 650° | da ottone chiaro a argento | Saldatura di acciaio inossidabile, nichel, rame, leghe di rame e AG 925 | lega medio-morbida adatta a diversi tipi di lavorazione e con buona resistenza alla corrosione |
30% Ag e resto rame +zinco | tra 640° e 720° | giallo ottone | Saldatura di rame, ottone, acciaio inossidabile | lega a media durezza particolarmente adatta agli ottoni |
20% AG e resto rame + zinco | tra 690° e 795° | bronzo/rame scuro | Saldatura di bronzo, rame | lega dura adatta a bracciali e anelli |
*In oreficeria la resistenza è indicata con due caratteristiche: durezza e elasticità. Sono proprietà opposte ovvero una lega dura aumenta la capacità di un oggetto di tenere la sua forma originale e di resistere a graffi o abrasioni ma lo rende meno lavorabile. Una lega meno dura dà maggiore elasticità all’oggetto, lo rende più lavorabile e in grado di deformarsi senza subire danni.